Ogni gioiello Marina Ferraro è realizzato con i migliori materiali sul mercato, Oro, Argento 925, Corallo Rosso, Corallo Rosa e pietre semi preziose. Tutti sempre forniti con certificazione di autenticità.
Le nostre creazioni sono realizzate artigianalmente perchè crediamo nei valori e nella bellezza della produzione artigianale. I dettagli, le imperfezioni, rendono ogni gioiello unico e differente.
Le nostre lavorazioni principali sonoil Corallo Rubrum (rosso) e la Filigrana in oro o argento, ecco una breve descrizione di entrambe.
- Corallo rosso di Alghero, Corallium rubrum: Che si tratti di una lavorazione di Corallo lisco o d'incisione, la filiera di produzione parte senz'altro con la scelta del pezzo grezzo di Corallo.
Per fare questo, c'è bisogno di lavare il Corallo per elimiare tutta la parte che ricopre il ramo, per una visualizzazione più dettagliata del colore, della qualità e delle dimensioni.
Successivamente avviene una prima selezione e si comincia a tagliare in base al tipo di lavorazione. Per quanto riguarda il corallo liscio, i pezzi vengono crivellati con un apposito strumento al fine di dividerli per dimensione e poi per colore e qualitá. In base al prodotto finito che dovrà essere prodotto, questi pezzi verrano prima spianati e poi arrotondati dandogli la forma desiderata.
A seconda della produzione che si desidera i pezzi verranno bucati, a foro passante o mezzo buco. In passato questa fase veniva effettuata con uno strumento a forma di arco con punta in accaio. Oggi, invece, questo strumento lascia il posto a macchine semi-automatiche che ci permettono di risparmiare tempo e con una qualità superiore.
Per quanto riguarda,invece, le incisioni, l'artigiano arrotonda ("aggarba") il pezzo grezzo di Corallo dando una forma arrotondata. Passa, poi, alla messa in pece del pezzo di Corallo su delle asticelle di legno (fusi) con del mastice caldo, che permetterà all'artigiano di manipolare con facilità il pezzo.
Comincia, quindi, ad incidere il Corallo grazie all'uso di strumenti di precisioni, come burlini o motorini elettrici, dando spazio alla propria fantasia, guidato ed ispirazione dal ramo di Corallo stesso. Una delle ultime fasi della filiera è uguale per entrambi i tipi di lavorazione, ossia la fase di depurazione e pulitura del Corallo che darà allo stesso la sua lucentezza.
Per la maggior parte delle produzioni del liscio, si passa, infine, all'infilatura di questi elementi ormai finiti di Corallo, formando Collane di varie lunghezze.
La lavorazione della filigrana
La lavorazione della filigrana è una tecnica antica eseguita interamente a mano senza ausili di macchinari particolari e seguendo un processo che segue esattamente le tecniche tradizionali.
Prima però della lavorazione del filo, illustreremo le varie fasi di lavorazione che portano il metallo a diventare un gioiello sardo di grande valore.
Le fasi si possono dividere in cinque:
Fusione del metallo
Laminazione
Trafilatura
Lavorazione
Lucidatura
Filigrana sarda: Fusione
La prima fase della lavorazione consiste nel sottoporre il metallo, riposto in un crogiolo in terra refrattaria, ad un trattamento termico elevato ( fino al raggiungimento della soglia di fusione). Essendo però l'oro un metallo tenero, non può essere da solo utilizzato per la produzione di gioielli. E ' per quasta ragione che il nobile metallo viene sempre legato ad altri metalli che gli conferiscono maggiore durezza. Queste sapienti combinazioni che fanno assumere al metallo colori diversi, vengono chiamate leghe, ed è da questa unione che ricaviamo i vari tipi di oro: oro giallo, bianco, rosa,ecc.
Una volta che il metallo è stato fuso nel crogiolo con un cannello soffiato a bocca o a pedale, viene versato in una lingottiera e fatto raffreddare.
Si passa così alla seconda fase di lavorazione.
Filigrana sarda: Laminazione
La barra di metallo raffreddato viene estratto dalla lingottiera e fatto passare in un laminatoio in modo da ridurne lo spessore sempre di più. Il laminatoio è composto da due cilindri sovrapposti di acciaio o ghisa che girano in senso opposto. La barra quindi viene fatta passare in mezzo a delle scanalature che diminuiscono progressivamente, riducendo così lo spessore del filo fino ad un millimetro. Durante questa lavorazione è indispensabile ricuocere il filo, in modo da renderlo nuovamente resistente all'allungamento.
Una volta ottenuto questo filo sottile si procede alla terza fase della lavorazione.
Filigrana sarda: Trafilatura
Questa fase consiste nell' ottenere una riduzione ancora più sottile del filo, introducendolo in piccole trafile di pietra o acciaio di dimensioni sempre più piccole fino ad ottenere lo spessore desiderato. Anche durante la trafilatura è indispensabile ricuocere il metallo in modo da rinvigorirlo e renderlo di nuovo elastico. Lo spessore del filo può arrivare a seconda dell'oggetto da realizzare , a sezioni finissime, addirittura 0,15 mm.
Le fasi che abbiamo analizzato sopra sono tipiche di qualsiasi lavorazione orafa, mentre l'ultima è la fase fondamentale e che contraddistingue la filigrana dalle altre lavorazioni.
Filigrana sarda: Torcitura
Questa lavorazione consiste nell'intrecciare più fili distinti facendoli scivolare su due tavolette di legno in modo da assemblare in una lunga treccia.
La torcitura deve essere omogenea nel senso che deve presentare un numero di spire uguali per unità di
lunghezza uguale. Così come per la laminazione anche nel caso della torcitura i fili intrecciati devono essere sottoposti a ricottura
Lavorazione della filigrana
Esistono due modi di lavorare la filigrana:
• “a giorno”: consiste nel fare la struttura del gioiello ed in seguito riempirla con filo già avvolto a spirale e saldarlo in seguito con la sottostante struttura in punti di contatto
• “a notte”: si ricorre ad un supporto sul quale si salda il filo ritorto e sagomato in differenti
forme.
Lucidatura
L'ultima fase è la lucidatura, che fa si che la filigrana appena lavorata venga eliminata dei residui di opacità del metallo acquistando un colore brillante e luminoso del metallo.